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Cosa significa la parola SEO
Quando si realizza un sito web, spesso si sente per la prima volta la parola SEO.
La maggior parte delle persone cerca questa definizione su Wikipedia o talvolta si accontenta di trovare qualche minima informazione sul sito della agenzia web che segue la realizzazione del progetto online. Purtroppo sono poche le volte in cui si riesce realmente a trovare una fonte che possa dare una spiegazione accurata di questo termine.
Iniziamo col dire che la parola SEO è un acronimo di tre parole inglesi e significa letteralmente Search engine optimization. Tradotto in italiano vuol dire letteralmente “ottimizzazione per i motori di ricerca”.
Ottimizzare un sito per i motori di ricerca non significa necessariamente arrivare primi su Google come molti purtroppo pensano e vorrebbero, non significa neanche aumentare il traffico del proprio sito. Non è infine una semplice tecnica che può rendere ricchi i proprietari dei siti come molte agenzie specializzate fanno credere. È assolutamente sbagliato pensare che si possano utilizzare delle tecniche per “ingannare” il motore di ricerca e arrivare in poco tempo primi sui risultati di ricerca per diverse parole o frasi chiave di “alto valore”.
Corretta definizione della SEO
Una corretta definizione della SEO è certamente quella data da un esperto come Andrea Pernici sul portale Giorgiotave.it:
La SEO intesa come ottimizzazione è un’attività che consente di migliorare la qualità di un sito web per fornire una informazione quanto più attinente possibile (e che rispecchi la realtà) all’ informazione cercata da un utente.
Quando si parla di SEO è importante pensare all’Information Retrieval e soprattutto non all’aumento di traffico, ma al miglioramento del traffico ricevuto, che non per forza di cose corrisponde ad un aumento di esso, ma piuttosto in molti casi ad una diminuzione dello stesso.
Alla base della SEO c’è la cura della qualità e la capacità di rispondere in modo corretto alla domanda di informazione cercata.
Un’altra definizione interessante e sintetica è quella che ha scritto Google nella sua guida ufficiale:
L’ottimizzazione per i motori di ricerca consiste fondamentalmente nel presentare il proprio sito nel miglior modo possibile tenendo conto della sua visibilità nei motori stessi, ma ricordate che i vostri clienti finali sono gli utenti, non i motori di ricerca.
Mi piace molto questa spiegazione in quanto ci fa comprendere due concetti fondamentali:
- Il sito web deve tener conto della sua visibilità sui motori di ricerca.
- Il cliente finale non è il motore di ricerca bensì l’utente.
Come funziona il motore di ricerca
Pertanto per comprendere al meglio questo termine sarà necessario anche capire bene il funzionamento del principale motore di ricerca al mondo: Google.
Il motore di ricerca è uno strumento che ha come obiettivo finale quello di soddisfare al meglio le domande, i quesiti e le interrogazioni (query) dell’utente.
Come funziona il motore di ricerca Google? A questa domanda risponde in maniera molto efficace Matt Cutts con questo interessante video:
Matt Cutts ci spiega che quando l’utente effettua una ricerca su Google, non lo fa direttamente nella rete, bensì nell’indice web di Google ossia in tutti i siti web che il motore di ricerca ha scansionato con dei software chiamati “spider”.
Il software di Google cercherà pertanto prima di comprendere la query deducendone l’argomento e l’intenzione dell’utente, poi in base a dei precisi criteri (definiti dagli algoritmi) selezionerà ed elaborerà milioni di documenti presenti nei propri server restituendo alla fine, come risultati di ricerca, una serie di pagine web (SERP) normalmente per ordine di importanza e attinenza alla query.
All’interno di queste pagine web noterete dei risultati di ricerca con titolo, link e descrizione. Talvolta in alto e a destra potrebbero comparire in maniera separata anche dei risultati di ricerca sponsorizzati (SEA).
Dunque quello che noi vediamo in SERP (L’ acronimo Serp significa Search Engine Results Page, ossia pagina con i risultati del motore di ricerca) è il risultato di un processo di elaborazione molto complesso.
Corretta Strategia SEO
Una corretta strategia SEO certamente interessa la search (la ricerca) e il ranking (posizionamento) ma non solo. Attuare una corretta strategia di posizionamento di medio e lungo periodo vuol dire tenere presente soprattutto della qualità dei contenuti, delle conversioni, della motivazione dell’utente e persino della fidelizzazione di quest’ultimo.
Pertanto un’ ottima strategia di “Search Engine Optimization” necessiterà non solo di un esperto Seo ma anche di altre figure professionali (programmatore, responsabile marketing, copywriter, content manager, esperto di usabilità) che risulteranno fondamentali nella realizzazione di un progetto online di qualità. Tutte queste figure dovranno lavorare in team se vorranno ottenere risultati efficaci e durevoli.
Qui di seguito cercherò di descrivere brevemente le principali fasi che un utente percorre durante l’attività di ricerca in modo da rendere più semplice la comprensione delle diverse fasi di cui dovrà tener presente questo team di professionisti.
Prima di tutto dopo aver scritto la query l’utente ottiene dei risultati. Guardando attentamente tutti i risultati si noterà che non sempre sono uniformi ma spesso sono diversi e vari ( es. pagine web, immagini, video, mappe, ecc.). Ciò vuol dire che Google non da importanza solo e unicamente ad un tipo di contenuti ma in base alla query cerca di rispondere offrendo una varietà di contenuti dando priorità alla reputazione e alla qualità di un sito web.
L’utente in seconda battuta sceglie tra i risultati quello che più ritiene utile e accattivante che non sempre sarà il primo risultato della pagina. Si può osservare che ogni risultato di ricerca di una pagina web è diverso e si basa principalmente sul titolo, link di pagina e descrizione (snippet).
Talvolta anche il formato degli snippet è diverso. Ciò avviene perché a tutti noi piace poter avere una sintesi del sito che stiamo per guardare con informazioni molto utili ed efficaci (es. una valutazione di un film, la lista delle canzoni di un cantante, date e luoghi di concerti, indirizzo e numero telefonico di un negozio, ecc.). Quindi, senza trascurare i contenuti, il motore da importanza anche a come ci si presenta sul web.
Una volta entrato nella pagina o nel sito l’utente guarda i contenuti. Spesso ci viene detto che i contenuti devono essere validi. Cosa vuol dire avere contenuti di qualità? Un articolo scritto bene con qualche bella immagine o una corretta descrizione di un prodotto possono bastare? Non sempre e ciò dipende anche dal tipo di sito che state gestendo. Certamente i vostri contenuti devono essere aggiornati, originali, scritti con un linguaggio corretto e da persone competenti. Mai copiare interamente pagine, articoli o schede prodotto da siti rinomati.
Inoltre ogni pagina deve avere uno scopo ben preciso. Se il vostro obiettivo è la comicità allora dovete far ridere, se date la definizione di un termine dovete darla in maniera chiara e precisa e se volete vendere un prodotto, oltre a descriverlo con precisione, fate in modo che l’utente possa anche acquistarlo facilmente. Purtroppo questo non sempre accade nei siti e-commerce italiani.
Cercate sempre di tener presente chi sono i vostri clienti. Il linguaggio che utilizzate deve essere sempre comprensibile affinchè l’utente possa facilmente trovare ciò che sta cercando nel sito.
Attenzione anche all’ architettura delle informazioni, ossia a come sono realizzate e disposte le informazioni presenti nel vostro sito. Meglio evitare menu a tendina con centinaia di prodotti, articoli introvabili e titoli di categoria poco comprensibili.
Per ultima è fondamentale anche l’ esperienza dell’utente. Se sarà positiva allora molto probabilmente l’utente sarà motivato a tornare e il vostro sito potrà avere delle conversioni. Inoltre un utente soddisfatto è molto probabile che condividerà la sua esperienza con altri utenti. Chi ha un sito commerciale (di e-commerce specialmente) non può permettersi di trascurare questi aspetti.
Il mio consiglio è di trattare sempre al meglio i propri utenti cercando di immedesimarci in loro, la loro fedeltà sarà la nostra soddisfazione e il nostro successo. Siate sempre sinceri, corretti e professionali. Google scopre facilmente le furbizie e i siti sospetti di attività illecite o scorrette sono fortemente penalizzati. Inoltre gli utenti che subiscono imbrogli e ingiustizie scriveranno recensioni negative distruggendo in poco tempo la vostra reputazione online.
I fattori determinanti per la SEO
Terminiamo questa piccola lezione sul SEO ricordando a tutti che certamente esistono diversi fattori che consentono un miglior posizionamento sui motori di ricerca. Matt Cutts parla di oltre 200 fattori che l’algoritmo di Google considera (in realtà considerando le variabili sono molti di più). Tuttavia i fattori principali sono pochi e li trovate nelle linee guida di Google insieme anche alla “negative SEO”, ossia a tutte quelle pratiche scorrette che dovete evitare per non essere penalizzati o addirittura cancellati da Google.
Qui sotto un semplice elenco di alcuni dei fattori SEO più importanti:
- Creare titoli di pagina unici ed accurati.
- Sfruttare il meta tag “description”.
- Creare una struttura corretta di heading
- Migliorare la struttura degli URL.
- Rendere il sito semplice da navigare.
- Offrire contenuti e servizi di qualità.
- Migliorare gli anchor text.
- Ottimizzare l’uso delle immagini e dei video.
- Fare un uso efficace del file robots.txt.
- Tenere in considerazione il rel=“nofollow” per i link.
- Creare un sito responsive.
L’elenco non è esaustivo in quanto i fattori ranking sono tanti ed, alcuni tra questi, anche molto complessi. Considerate infine che, per quanto siano importanti i suddetti fattori, Google potrebbe fare delle eccezioni. Le eccezioni sono la dimostrazione di come l’obiettivo di Google sia quello di rispondere alle query di un utente cercando di soddisfarlo al meglio senza essere troppo pignolo o macchinoso.
Questa continua ricerca della perfezione renderà sempre di più Google più simile ad un essere umano onnisciente che ad una macchina. Provate a fare una ricerca vocale e capirete!